lunedì 30 maggio 2011

Cosa c'è dietro il Forex?

Tempo fa, curioso di capire meglio i grandi cambiamenti economici degli ultimi anni e un pò sconfortato dalle deludenti esperienze che mi capitava di fare con i miei piccoli trade, per chiarirmi le idee su quello che stavo facendo, mi cimentai a costruire questo rudimentale modellino.
Come si vede, è solo una bozza incompleta, una rappresentazione molto grossolana di quello che è il sistema della finanza globale, il “sistema di sistemi”. L'immagine non è granché, è sicuramente incompleta e davvero generica, ma consente di costruire un ragionamento estremamente utile a chi fa trading sul Forex



La sua comprensione è assolutamente intuitiva. Il sistema della finanza globale è composto da un infinità di sottosistemi, nodi, ai quali sono collegati altri sottonodi, e ciascun elemento del sistema interagisce e retroagisce con tutti gli altri. Non avevo bisogno di un disegno più dettagliato e preciso per ottenere quello che stavo cercando. Mi occorreva una rappresentazione visiva, il più possibile sintetica, della complessità del sistema finanziario mondiale, utile per capire meglio i nuovi temi della geopolitica, la questione dell'energia e della sostenibilità dello sviluppo, e per focalizzare la mia attenzione su cosa in effetti può determinare gli andamenti valutari dei diversi paesi.

Per la verità, appena completato il disegnino, mi capitò di osservarlo con vero sconcerto. Avevo davanti una sorta di mappa del Villaggio globale, sotto il profilo dell'economia e della finanza.
La sua “visione” mi offriva la possibilità di uno “sguardo d'insieme” e, allo stesso tempo, una nuova consapevolezza: tutti i nodi erano direttamente collegati o collegabili. E in più, ogni nodo, anche il più piccolo rappresentava un sistema complesso e dinamico ( vedi: Complessità e Caos). Tirarne fuori qualche idea utile, mi sembrò al momento piuttosto complicato.
Nella mappa avevo segnato in rosso le principali valute per evidenziarle. Ma come si potevano prospettare i possibili scenari di evoluzioni valutarie a partire da un quasi infinito numero di variabili?
Inizialmente, mi venne di pensare che, tutto considerato, l'Analisi Tecnica era probabilmente l'unica o almeno la migliore soluzione. Con l'analisi tecnica il “complesso” sembra diventare incredibilmente semplice. Con l'AT si tracciano linee sui grafici, si imposta un indicatore, si osserva un particolare oscillatore e il gioco è fatto! In più, grazie all'AT, ci sono anche dei software e dei sistemi esperti che fanno tutto da soli.
Con il tempo, e con comprensibile dispiacere, mi sono andato convincendo che purtroppo l'AT non può essere usata come un passpartout, la semplice chiave che apre tutte le porte e risolve i problemi del trading. Sarebbe davvero ingenuo pensarlo.
Dietro al Forex, il gigantesco mercato mondiale delle valute c'è un “sistema di sistemi” enormemente intrecciato e correlato, la cui complessità non può essere controllata per mezzo dell'AT. La “chiave” che cercavo, quindi, non poteva essere nascosta nei cassetti segreti dell'AT (vedi:Scienza e Analisi Tecnica).
Per poter migliorare il mio piano di trading dovevo impegnarmi per immaginare qualcos'altro, qualcosa di più affidabile, una chiave diversa per “ridurre la complessità”.
Ho cercato a lungo una possibile soluzione ed infine l'ho trovata nei metodi impiegati da chi affronta i “sistemi complessi” nei diversi campi scientifici. Non è un passpartout, né una chiave magica, ma è in grado di aprire nuove porte. Ne parlerò nei prossimi post (vedi: Come Ridurre la Complessità).


                             “Le previsioni sono estremamente difficili. Specialmente sul futuro.”
                                                                                          Niels Bohr

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