mercoledì 8 giugno 2011

Basta analisi, bisogna agire!

Da dove nasce l'esigenza di “ridurre la complessità”, nel trading come nella vita, quando ci troviamo di fronte alla necessità di prendere decisioni in situazioni di incertezza?

Il settimanale Newsweek ha recentemente pubblicato un interessante articolo dal titolo “Troppa informazione ci rende stupidi”.
Il pezzo spiega che l’eccessiva quantità di informazioni e di opzioni per compiere una scelta mette in difficoltà il nostro cervello, spingendoci a volte a dire “OK, basta analisi e riflessioni: bisogna decidere e agire”.
Gli studi sulle decisioni hanno dimostrato che la quantità eccessiva di informazioni induce l'individuo a scelte oggettivamente più emotive, a decisioni impulsive dovute a una sorta di stanchezza mentale.
Secondo Newsweek negli ultimi anni il problema si è acuito a causa delle nuove tecnologie e di Internet, che ogni giorno ci investono con quantità enormi di nuove informazioni.
Alcuni esperimenti realizzati con la risonanza magnetica funzionale, l'esame diagnostico che consente di mettere in evidenza le aree del cervello che si attivano sotto particolari stimoli, hanno dimostrato che i centri del cervello che si occupano delle scelte vanno in tilt quando ci sono troppe informazioni. I partecipanti all’esperimento sono andati in sovraccarico e hanno iniziato a fare errori. L’area della corteccia prefrontale dorsolaterale (CPD), quella che si occupa di fare le scelte, ha progressivamente ridotto la propria attività, mentre è aumentata quella della zona del cervello che controlla le emozioni, perché i volontari erano sotto stress a causa delle troppe variabili da considerare.”
Queste ricerche sono particolarmente significative per chi si occupa di trading, in quanto, come i trader ben sanno, tipicamente questa particolarissima attività richiede proprio un grosso lavoro di ricerca, aggiornamento e valutazione in tempo reale di nuove informazioni. E, pertanto, il problema della capacità di elaborazione dei dati da parte della mente umana è uno dei problemi decisivi del trading. La possibilità di elaborare rapidamente le informazioni provenienti dai mercati è anche condizionata dal grado di competenza ed esperienza del trader, che, se opera con conoscenze limitate, incontra maggiori difficoltà ad identificare e “filtrare” i dati rilevanti e “utili” nel continuo flusso di news da valutare. Quindi si spiega perchè molto spesso i trader si sentono spinti ad agire, non sotto l'impulso di valutazioni razionali e ponderate, ma per stanchezza ed emotività.
Se vogliamo cavarcela nel trading, come nella vita, in un mondo così complicato, dobbiamo imparare a “filtrare” le informazioni, sapendo che i “filtri” siamo noi. Con la cultura, la competenza e l'esperienza che abbiamo.
Nell'articolo precedente (vedi: Come Ridurre la Complessità ) abbiamo illustrato un semplice modello che aiuta a semplificare il processo decisionale di chi intende affrontare il mercato valutario in base a valutazioni di tipo macroeconomico. Nel prosieguo del blog proporremo alcune idee per ridurre la complessità utilizzando semplici strumenti di analisi "visiva".
                                              "L'intelligenza è utile per la sopravvivenza
                                                se ci permette di estinguere una cattiva idea
                                                prima che la cattiva idea estingua noi".
                                                                               Karl Popper

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