sabato 16 luglio 2011

Apriamo un trade?

Oggi proviamo ad impostare il nostro trade su una coppia di valute. Poiché desideriamo fare del trading una attività rilassante, e magari anche profittevole, nel nostro tempo libero del fine settimana, facciamo un giretto sui grafici mensili e settimanali delle principali valute per vedere “ad occhio” se c'è qualche valuta particolarmente forte, o particolarmente debole.
Procediamo con ordine:
1. Innanzitutto, vogliamo trovare ed identificare, se c'è, una valuta che mostri un vero trend. Consideriamo le principali, euro, dollaro, yen, sterlina e alla fine vediamo che fra tutte, quella in più decisa tendenza rialzista è il franco svizzero.
2. Il CHF sale contro tutti, bene! L'euro al contrario si mostra piuttosto debole verso tutte le altre valute. La valutazione visiva dei grafici ci fa comprendere chiaramente qual'è la situazione di fatto. D'altra parte, le stesse notizie economiche confermano che l'euro, anche se è, momentaneamente, passata la bufera sull'Italia, resta debole per una crisi che certamente non è destinata a risolversi nel breve termine.
3. Scegliamo allora la coppia EURCHF con l'intento di vendere euro per comprare franchi svizzeri nel corso dei prossimi giorni, quando i mercati saranno riaperti, allorché proveremo a scegliere il momento migliore per aprire il nostro “sell” con il miglior rapporto rischio rendimento.
4. Ma, nel frattempo ci costruiamo una mappa per avere dei punti di riferimento da utilizzare quando si tratterà di decidere l'apertura del nostro trade.
Focalizziamo la nostra attenzione sull'andamento di EURCHF e apriamo il grafico settimanale.

Scegliamo quello lineare che ci permette di identificare facilmente i livelli delle chiusure di settimana, che come sappiamo sono particolarmente significativi. Tracciamo le nostre linee di supporto e resistenza.

Trasformiamo ora il nostro grafico settimanale da lineare a candele giapponesi per vederne la volatilità e aggiungiamoci le medie, che normalmente utilizziamo, per avere conferma della tendenza ribassista.

Quindi passiamo dal grafico a candele settimanali a quello daily. Qui ci rendiamo conto di come nelle ultime sedute di contrattazione, per effetto dell'allarme Italia, si è registrata una accelerazione del trend ribassista.

Ma se proviamo a fare uno zoom, per vedere cosa si vede sul grafico a 4 ore, ci accorgiamo che l'allarme sull'Italia è momentaneamente rientrato e, di conseguenza l'euro tende a resistere intorno al livello 1.1540.

Un ulteriore zoom sul grafico ad 1 ora ci conferma che l'euro, pur permanendo in uno stato di debolezza, testimoniato dal fatto che il prezzo resta tendenzialmente sotto le sue medie, sta tentando una reazione. Come è possibile vedere sul timeframe ad 1 ora il prezzo è in una fase laterale che lo spinge ad oscillare intorno al valore di 1.1540. E' un movimento che testimonia la grande incertezza degli operatori nelle ultime ore di contrattazione della settimana appena conclusa.

Potremmo scendere ulteriormente ad osservare i timeframe minori, ma dovremmo considerare che, al di sotto dell'ora di contrattazioni, il “rumore” del mercato è sovrano e che, per tale ragione, sarebbe estremamente complicato e rischioso fare trading su intervalli eccessivamente brevi.

La nostra procedura di analisi è ormai completa. Siamo partiti da una visione di lungo periodo per scegliere la coppia che manifesta una evidente forbice fra la forza dell'una e la debolezza dell'altra, e poi abbiamo progressivamente zoomato su intervalli di tempo sempre più brevi e vicini all'oggi per focalizzare come sta evolvendo il prezzo della coppia di valute.

Ora abbiamo un quadro abbastanza chiaro e completo della situazione di EURCHF. Cosa possiamo aspettarci per la prossima settimana? Nessuno può saperlo con certezza!
Abbiamo appena avuto la notizie che gli stress test delle banche europee sono andati abbastanza bene, ma non c'è ancora un accordo fra i Paesi europei sul necessario finanziamento per il salvataggio della Grecia. Il presidente del Parlamento europeo ha convocato per il prossimo giovedì 21 luglio un vertice d'urgenza dei ministri delle finanze per assumere una decisione. L'instabilità del quadro finanziario degli altri Paesi è ben noto e sostanzialmente invariata. Nella prossima settimana qualsiasi annuncio o dichiarazione politica potrebbe generare molta volatilità su mercati già palesemente nervosi. Il ribasso dell'euro potrebbe quindi ulteriormente accelerare, ma una qualsiasi notizia rassicurante potrebbe invertire violentemente la tendenza.

Come abbiamo abbondantemente spiegato, il trader prudente non fa scommesse e, davanti ad una fase così incerta, per il momento ci pare prudente non aprire nessun trade e aspettare gli eventi della settimana che viene. Forse, se il prezzo risalirà nei pressi della resistenza a 1.1583, apriremo il nostro sell ponendo uno stoploss 20 punti più sopra. Per prendere questa decisione, però, cercheremo di avere una conferma della debolezza dell'Euro e della forza del CHF osservando il loro comportamento nei confronti delle altre valute correlate. 
Se queste condizioni non saranno tutte verificate, niente da fare. Abbiamo solo giocato un po' con i grafici e utilizzato l'occasione per chiarire il nostro punto di vista su come bisogna procedere nell'analisi del mercato forex.

“Non fare oggi quello che puoi fare meglio domani”
Anonimo


Nessun commento:

Posta un commento