sabato 23 luglio 2011

L'Armageddon di Obama

Sui mercati mondiali si annuncia una settimana piuttosto calda. L'ottimismo seguito al successo del vertice europeo per la Grecia è durato poco più di ventiquattro ore e già per il prossimo lunedì, 25 luglio, la riapertura dei mercati è minacciata da nuove nuvole di tempesta. Gli USA hanno urgenza di correggere radicalmente i conti pubblici e di ridurre il debito, ma la destra repubblicana insiste nell'ostacolare il progetto di risanamento del Presidente Obama, rifiutando ogni accordo in tal senso.  Insomma, sia l'Europa che gli USA stanno davvero messi male e se Atene piange, Sparta non ride.
“Evitiamo almeno l'Armageddon”, ha dichiarato ieri Obama, avvertendo deputati e senatori che ''il tempo sta scadere'', in quanto è ormai prossimo il termine del 2 agosto, giorno in cui si raggiungera' il limite del debito di 14,3 trilioni di dollari.
I mercati aspettano la riapertura di lunedì col fiato sospeso, mentre fra oggi e domani a Washington si andrà alla ricerca di un accordo in extremis per l'innalzamento del tetto fissato dalla legge al debito pubblico USA.
L'incertezza, al solito, regna incontrastata e, come sempre, è impossibile prevedere cosa succederà.
Non mi piace azzardare previsioni e premetto che potrei sbagliarmi anche di grosso, ma mi viene di pensare che, se in questo caldo fine settimana gli incontri convocati dal Presidente USA non riusciranno ad aprire concreti spiragli per un accordo fra Democratici e Repubblicani, la prossima settimana potrebbe essere di quelle da ricordare fra le più infauste nella storia dei mercati e dell'economia reale.
In questo scenario, che speriamo non si realizzi, si produrrebbe una pesante caduta delle borse mondiali e potremmo vedere l'euro in grande difficoltà per le ragioni esposte nel precedente articolo (vedi: Il mercatino del villaggio globale), mentre potremmo assistere ad un nuovo rally dell'oro e del franco svizzero. Anche lo yen beneficerebbe del suo tradizionale ruolo di valuta rifugio.
L'osservazione del grafico giornaliero EURCHF ci consente di comprendere che tale ipotesi confermerebbe la ripresa del trend ribassista già chiaramente visibile e potrebbe anzi produrne una vistosa accelerazione.

Al tempo stesso, l'osservazione del grafico daily dell'oro conferma come la perdurante incertezza sta spingendo ormai da anni gli operatori a rifugiarsi nel bene rifugio d'eccellenza; il prezzo dell'oro, dopo l'accelerazione delle ultime settimane, ha fatto una brevissima pausa e sembra volersi proiettare ancora più in alto.

Chi fa trading operativo e, in particolare, i trader di breve termine dovranno dunque seguire con grande attenzione gli eventi della prossima settimana, con la consapevolezza che anche in uno scenario così negativo, potrebbe bastare la ottimistica dichiarazione di un politico influente o di un banchiere centrale, piuttosto che l'uscita di dati settoriali o societari positivi per ribaltare completamente le previsioni.

Mai sottovalutare il potere della stupidità umana”
    Robert Heinlein



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